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Archive for ottobre 2012

Mi è semblato di vedele una Civetta.

31 ottobre 2012 2 commenti

Eh già, perché non sono un male limitato all’Italia, ho spinto i miei tentacoli ben oltre confine e ne ho le prove!

Questa la prova:


E questo il luogo:


Niente male, vero?

Stay Tuned.

Fotografi da marciapiede

31 ottobre 2012 11 commenti

Tra le varie attività permesse dalla prigionia dorata gentilmente offertami dall’influenza c’è stata anche lo spulciare tra le decine di foto che ho scattato durante il mio vagabondare in compagnia del Borsello Tecnologico e delle sue meraviglie. Ho riscoperto alcuni scatti a cui presto darò voce in qualche post ed altri per cui non credo le parole siano necessarie.

IL PROBLEMA:



Dopo qualche anno di deterioramento ed inciampi, dopo aver (probabilmente) dovuto pagare i danni a diversi tra locali e turisti finiti lunghi distesi a causa dei marciapiedi dissestati, il Comune di Lignano ha avviato una decisa campagna di interventi ed è giunto a …

LA SOLUZIONE:


Già, perché se una zona potenzialmente pericolosa è segnalata a norma di legge, diviene molto più difficile (se non impossibile) ottenere un rimborso nel caso in cui si ricevano danni ad essa legati.

Stay Tuned.

Crazy Rainbow Star vol. 1 – La pistolera della morte

31 ottobre 2012 10 commenti

Titolo: Crazy Rainbow Star! Vol. 1 – La pistolera della morte
Autore: Giuseppe Pasquali
Editore: Writer’s Dream
Genere: Fantasy – Steampunk
Pagine: 170

Che tempo da lupi
Le vaste praterie verdeggianti delle Pacific Plains, che parevano perdersi nell’orizzonte sconfinato, erano ricoperte da una fitta pioggia battente che nuvoloni grigi rovesciavano a terra senza pietà. L’aria umida era attraversata dal tintinnare ritmico delle gocce d’acqua che picchiavano sulla struttura in legno del fatiscente saloon.
Lampi frastagliati e minacciosi illuminavano la penombra di quel pomeriggio che si avviava verso la sera, intervallati con sinistra cadenza da tuoni spaventosi, che rimbombavano come colpi di cannone su quella fetta di terra che separava l’Oceano Bianco a Est dall’entroterra sterminato dell’Ovest del continente di Gaerth.
La terra conosciuta da pionieri, coloni, avventurieri e Gendarmi solamente come la “Grande Frontiera”.
“Il diavolo va in carrozza…” disse a mezza voce Maddie Mood continuando a ciondolare con fare annoiato sulla sedia a dondolo, sentendo nuovamente un tuono poderoso riempire il cielo di un grigio impenetrabile.
In lontananza Falstaff, l’immensa capitale dell’Unione dei regni di Gaerth, svettava come un’ombra nell’acquazzone.
Le sagome degli alti palazzi nobiliari, dei sobborghi, delle ciminiere e delle torri a orologio sormontate dai Cristalli di Mana, illuminati flebilmente dalle nove immense ellissi della Barriera Armonica, che roteavano incrociandosi senza sosta attorno alla città, balenavano sull’orizzonte sempre più cupo.
Riflessi multicolore, simili ad aurore boreali cangianti, riempivano il livore del cielo inondato di pioggia, effetti di luce causati dallo sfregare del Mana Selvaggio che, incontrollato, riempiva l’aria cozzando violentemente contro quello artefatto degli immensi Harmonixer a vapore della capitale, creato per erigere la barriera difensiva.
Senza quella cupola, generata dall’unione di antiche tecnologie antecedenti il Cataclisma, lo sfruttamento dell’energia a vapore e il potere magico del Mana, Falstaff sarebbe stata spacciata. Ogni città, ogni villaggio, insediamento o oasi esistente nelle immensità della Grande Frontiera aveva bisogno di una Barriera Armonica per continuare a esistere.
Eppure, ogni giorno che passava, per quanto l’uomo riuscisse seppur con fatica a riportare alla luce le antiche tecnologie, riuscendo ad imbrigliare persino la forza del vapore in treni ed oggetti meccanici, il Mana, l’essenza magica che permeava il mondo di Gaia, fuoriusciva incontrollato nell’aria, avvelenando la flora e la fauna di Gaerth.
Qualcosa aveva rotto l’equilibrio magico che sorreggeva l’intero pianeta, trasformando gli immensi spazi della Grande Frontiera in luoghi inospitali e pericolosi e gli animali che una volta la popolavano in mostri senza controllo chiamati con timore dai coloni Demoni, esseri così terribili che spesso nemmeno la Gendarmeria riusciva a contenere.
Senza la barriera armonica, Falstaff, come ogni altro luogo di Gaerth, sarebbe stata sommersa da mostri di ogni genere, resi folli dall’avvelenamento magico, e la sua popolazione sterminata.
Secondo gli scienziati magici della Lonely Star, una delle gilde di maghi indipendenti più famose della Grande Frontiera, in pochi anni il Mana avrebbe cominciato ad infettare anche le persone con esisti imprevedibili.

Fin dalle prime righe del racconto, come da tradizione per il Fantasy moderno, il lettore viene richiamato a gran voce a fare i conti con un mondo diverso e con le strane leggi da cui quest’ultimo è governato. Grazie allo sguardo ed alle riflessioni di Maddie Mood si verrà via via a conoscenza delle principali caratteristiche di Gaia e Gaerth, della situazione politica, di quella sociale e soprattutto si verrà introdotti alla particolare interpretazione magica & mistica scelta dall’autore.

Per introdurre l’argomento non ho trovato modo più efficace del citare (quasi) testualmente il pensiero a cui sono giunto durante la lettura: “Alla faccia, pare One Piece incrociato con Kenshiro“. Certo, i poteri dei Frutti del Diavolo sono sostituiti dai Jesper degli Arcani, ma la base è molto simile: si tratta pur sempre di super poteri tematici che hanno delle attivazioni quanto meno pittoresche e degli effetti micidiali introdotti dalla vocalizzazione del nome della tecnica utilizzata (con nomi rigorosamente inglesi e scritti in corsivo). Vi confesso che quando la Mood, dopo essere ricorsa al  suo Arcano Luminoso dell’Imperatrice per attivare la Killer Queen, ha carbonizzato un avversario grazie ad un Hot Coffee Kick sono stato tentato di interrompere la lettura.

Una volta superato l’ostacolo della sorpresa e dopo aver tarato il mio genere d’attenzione da “libro Fantasy” a “fumetto Fantasy” mi sono rimesso all’opera. Protagonisti della storia sono la cowgirl Cecily Campbell (Arcano Maggiore della Morte: Dead Man Walking) e la sua spalla Carson (Jesper: Sliding Doors) che, a partire dalla scomparsa di un Cristallo di Mana ed a causa della loro successiva indagine per ritrovarlo, si trovano invischiati in un affare più grande di loro, orchestrato da Maddie Mood nel ruolo di deus ex machina. Lo stile di scrittura, non certo eccelso ma a tratti gradevole nell’efficacia delle descrizioni, alterna il ritmo frenetico degli scontri a quello più lento delle riflessioni ed anche attraverso una serie di flashback indirizza il lettore verso il concetto di epica impresa per la salvezza del mondo e delle genti.

Nel complesso ho trovato l’ambientazione abbastanza originale e pittoresca e forse per questo avrei preferito fosse sfruttata in un contesto un po’ meno estremo e con una componente meno High-Magic. I personaggi sono coloriti e caratteristici ma pagano questa tensione verso l’eccesso con una certa plasticità, percepibile anche dal fatto che la loro entrata in scena viene sempre sottolineata dal ripetersi delle medesime caratteristiche fisiche e di abbigliamento; vi è inoltre qualche cedimento a favore delle macchiette comiche tipiche del fumetto giapponese, con Carson (per inciso un Demone-Gatto parlante) che esprime la sua passione per il seno di Cecily con enfasi fin troppo simile a quella del Maestro Muten di Dragonball e con esiti molto simili alla martellata da due tonnellate usata da Kaori in City Hunter. In questo una spolverata di sapore italico nell’affermazione: “Potevo rimanere offeso.”

Una lettura che mi sento di consigliare agli amanti del genere manga ed agli appassionati del Fantasy (o dello Steampunk) alla ricerca di una storia leggera con cui riempire un pomeriggio uggioso. In entrambi i casi va considerato che essendo un primo volume introduce ad una storia senza svolgerla e quindi, per saperne di più, dovrete attendere la realizzazione e la pubblicazione del seguito.

Stay Tuned.

Sono in vena di piccoli aggiornamenti.

30 ottobre 2012 6 commenti

Ma visto che non voglio tediarvi troppo a lungo sarò telegrafico:

1. Sono al quinto giorno di influenza ed ho raggiunto il vertiginoso apice di temperatura di 37,2°
2. La mia alimentazione di oggi è stata composta quasi esclusivamente da biscotti con l’aggiunta di due tranci di pizza e di una confezione di Risolat al cioccolato.
2b. Al computo vanno aggiunti: 3 dosi di Fluimucil, 12 spruzzate di Tantum Verde, 5 pastiglie di Benagol, 2 compresse di Vivin C  ed un pizzico di crema emoliente.
3. Nonostante questo alla prova del peso dal medico risulta che ho perso un altro chilo e mezzo. Mi mancano solo 12 etti per arrivare ad un peso a due cifre solamente, cosa che non accadeva da una decina d’anni almeno.
4. Ieri ha compiuto gli anni mia madre. Auguri!
5. La scrittura è ferma da qualche giorno, non riesco a trovare la concentrazione necessaria per scrivere.
5b. In compenso sto leggendo un sacco e vi aspettano almeno un paio di recensioni non appena sarò in grado di intendere e volere.
6. Ho già consumato 1 pacchetto di fazzoletti, 2 salviette da bagno, 14 strappi di carta mani ed 1 rotolo di carta igienica per soffiarmi il naso.

Detto questo mi ritiro nella mia tana oscura …

Stay Tuned.

Cosa ne pensate?

29 ottobre 2012 24 commenti

Si parla di Giovanni “Rottamatore” Allevi, il famigerato pianista.
Voi cosa ne pensate di questo articolo ANSA.IT?
E’ una celebrazione del suo “genio” artistico o un’ironica presa per i fondelli?

Stay Tuned.

Ogni promessa è debito.

28 ottobre 2012 12 commenti

Come ho promesso prima d’essere rapito dalla pausa pranzo eccomi qui per condividere con voi un fattarello … sugoso!
Dovete sapere che martedì 23 ottobre sarei dovuto andare dal medico per fare il periodico controllo del peso e visto che c’erano ottime possibilità di essere scesi sotto le tre cifre mi ero organizzato un gioioso festeggiamento per giovedì 25. Con la complicità di amici ristoratori ho prenotato una cenetta dall’anima “macrobiotica” che fosse in grado di farmi dimenticare gli ultimi dieci mesi di minestroni e verdure lesse.

Il destino beffardo ha fatto si che subito dopo aver preso accordi con gli amici di cui sopra ho scoperto che quel martedì il medico non era disponibile e che l’appuntamento doveva essere spostato di una settimana … a martedì 30. Che fare? Agendo in fretta avrei probabilmente potuto  rimandare ed evitare  di dover poi sudare sette camice per redimermi dal peccato. Ormai era tardi, mi ero assuefatto al pensiero del mio piccolo banchetto ed ero più che disposto ad intensificare le mie visite alla palestra per poterlo eliminare prima di dovermi presentare dal medico.

Ecco dunque come stavano le cose giovedì 25 ottobre alle ore 20:18

E come si presentava il tutto una mezz’ora più tardi, alle 20:46


Ora il Karma mi ha punito ed invece di poter andare più a lungo in palestra me ne sto chiuso in casa con il mal di gola e la febbre. Ma ne valeva la pena per uno stinco arrosto con cotenna croccante!

Stay Tuned.

Potpourri di tosse, nebbia e pigrizia.

28 ottobre 2012 4 commenti

Domenica: palestra chiusa, biblioteca chiusa, naso chiuso ed una tossetta secca che ad ogni sua comparsa mi fa venir voglia di aprirmi la gola con un cucchiaio da minestra per quanto è doloroso il suo grattare. Ma il cucchiaio è in cucina, accanto alla minestra che sta riscaldandosi per il pranzo, la mia amata minestra di verdure, compagna di centinaia di pranzi e cene … comincio ad odiarla.

Questa condizione psicofisica sull’orlo del baratro tra l’eccesso di pianto di un bambino capriccioso e la volontà omicida di un serial killer mi ha portato a rileggere gli ultimi post del Blog con cui, mea culpa, sono indietro in maniera vergognosa. Eccomi qui dunque, ben intenzionato ad un bell’aggiornamento globale che mi riporti in carreggiata.

Da cosa cominciare? Senza dubbio dalla scrittura! Come già detto in questo post ho interrotto la lavorazione del Primo Re per dedicarmi alla storia vinta da Perennemente Sloggata. I miei pomeriggi in biblioteca hanno abbandonato il mondo del Fantastico e sono approdati in un’ambientazione più moderna ed oscura in quella che vuole essere una miscellanea di Gotico e Punk. Dopo aver tanto parlato di profeti, divinità e metroner, l’unico modo di descrivere il piacere di provato nel poter usare parole come semaforo, bulldozer o Arbre Magique è farmi prestare uno “spasmico baby” da Austin Power.

Il racconto (credo di poter quasi confermare il titolo “La Congiura”) procede abbastanza bene e per ora conta circa 12.000 delle 35/40.000 che credo avrà una volta concluso. Salta quindi l’idea di completarlo prima della fine del mese, ma ci sono buone speranze di poterlo consegnare entro la metà di novembre. Subito di seguito credo che metterò in cantiere il racconto per partecipare a Tramando 2013 ed infine tornerò alla mia “Opera Prima“.

Andando oltre la scrittura senza però abbandonare il tema editoriale la direzione è lieta di comunicarvi dei contatti recentemente intercorsi con una Casa Editrice con la quale potrebbe svilupparsi una collaborazione non tanto come editore, quanto più come lettore (e commentatore) di manoscritti e correttore di bozze. Un’eventualità a cui fino ad ora non avevo mai pensato ma che non manca della sua attrattiva. Vedremo …

Ora facciamo un bel saltello sul lato opposto della barricata e parliamo di lettura. Inizierò subito con il dire che la mia dedizione al paccozzo mi ha portato a leggere ben tre pagine di Missione Eagle, di più non ce l’ho fatta. Ho riunito tutti i libri nella stessa pila e li sto lasciando macerare in attesa di essere colto da un nuovo estro masochistico. Accanto a loro c’è un’altra pila fatta di libri in prestito che hanno in comune l’autrice: Banana Yoshimoto, per quelli più che il masochismo dovrò trovare il tempo.

A turbare i miei già delicati equilibri di lettore è arrivato un Kindle, un acquisto fatto pochi giorni fa, un giochino nuovo a cui non ho potuto non dare attenzione con la conseguente lettura di: Minon (Fiorella Rigoni & Alexia Bianchini) e I deliziosi delitti di Little Town (Gaia Conventi), il primo in formato e-book, il secondo in pdf. Come prima cosa ho avuto conferma della fantastica leggibilità del Kindle, migliore non solo di quella a video ma anche di quella su libro di inchiostro e carta. Un po’ meno pratico l’uso dei pdf perché l’adattamento alla pagina rende i caratteri molto piccoli, ma la loro nitidezza permette comunque di leggere senza rischiare la cecità.

Detto questo passiamo ai contenuti:

Minon è un Fantasy-Lombardo fatto di eroi minorenni, oscuri signori del male, eletti senza cui il bene sarebbe condannato alla sconfitta, eterne creature immortali che ragionano (ed agiscono) come bambini capricciosi e semi sconosciuti privi di ogni attitudine alle relazioni interpersonali che limonano di punto in bianco. Insomma, un buon esempio del motivo per cui quando mi si chiede quale sia il mio genere preferito io parli sempre di “”Fantastico” e quasi mai di “Fantasy”. Si potrebbe anche dire che si tratta di letteratura per ragazzi e cercare di lavarsene le mani così, ma a questo punto perché non dar da bere la Vinavil ai neonati, tanto è bianca come il latte e loro sono così piccoli …

I deliziosi delitti di Little Town è una raccolta di racconti brevi (e quando dico brevi intendo che alcuni arrivano a poco più di mezza pagina) il cui protagonista è la comunità di una piccola città immaginaria persa in qualche cantuccio rurale degli Stati Uniti. Ogni racconto permette di sbirciare un evento della vita (o della morte) di qualcuno degli abitanti, in un andare e venire lungo la linea del tempo del paese. Alcuni dei personaggi sono protagonisti di più di un racconto e molti diventano comparse il cui nome ricorre spesso anche quando l’argomento non li riguarda da vicino. Come in ogni raccolta la sensazione di alti e bassi nella scrittura viene enfatizzata anche dal singolo argomento trattato ed è quindi facile individuare i propri racconti preferiti o sviluppare simpatia per qualche personaggio in particolare. (Anagrammistery & Mortimer per quel che mi riguarda).

E’ giunta l’ora di pranzo e questo fa vacillare i miei buoni propositi rispetto ad un’aggiornamento globale. Per ora mi fermo a scrittura & lettura, ma tornerò poi per qualche altro fattarello … sugoso!

Stay Tuned.

24 ottobre 2012 4 commenti

Posso resistere alla tentazione? No, non posso …

Ah, i buoni vecchi sapori di casa …

A quanto pare …

19 ottobre 2012 8 commenti

… sono a Genova!


Scrivo stando svaccato a letto e rubacchiando il Wi-Fi dell’albergo, si tratta solo di una breve comparsata per tenervi aggiornati sui motivi della mia assenza. Mi raccomando, fate i bravi fino a quando non torno (domenica sera). Come premio per la vostra buona volontà io mangerò un pezzetto di focaccia ed una cucchiaiata di pesto anche per voi!

Stay Tuned

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